L’azienda agricola, in quanto soggetto non fallibile, può beneficiare della Legge 3/2012 per ristrutturare il suo debito e uscire dal sovraindebitamento.
Abbiamo redatto e presentato al tribunale un piano di accordo con i creditori di una azienda agricola campana a conduzione familiare, impegnata nella produzione di paglia e foraggio.
Il piano d'accordo redatto dal nostro team di professionisti ha previsto la riduzione dei debiti del 40%.
La crisi da sovraindebitamento delle aziende agricole è un tema che sta diventando sempre più importante visto che il settore agricolo è stato fortemente colpito dalla crisi economica che ha colpito il sistema produttivo italiano.
In quanto soggetti non fallibili le aziende agricole possono accedere alla Legge 3/2012 sul Sovraindebitamento e beneficiare di due soluzioni previste dalla procedura:
Ne abbiamo parlato appronfonditamente in questo articolo: IL SOVRAINDEBITAMENTO DELLE AZIENDE AGRICOLE.
Grazie alle nostre procedure, alla professionalità dei nostri esperti e alle nostre convenzioni con legali sparsi su tutto il territorio nazionale, siamo in grado di offrire soluzioni specifiche per le aziende agricole ai massimi livelli ma a costi minimi per uscire dal Sovraindebitamento.
L’azienda agricola campana, per cui abbiamo redatto il piano di ristrutturazione dei debiti, aveva accusato una notevole diminuzione del commercio di paglia e foraggio; la diminuzione delle vendite e del fatturato dell’azienda, in aggiunta alla pressione fiscale e l'aumento del costo della vita avevano inciso fortemente sulla già compromessa situazione finanziaria aziendale, creando uno squilibrio tra obbligazioni assunte (i debiti contratti nel corso del tempo) ed il patrimonio prontamente liquidabile.
In estrema sintesi: i fratelli imprenditori non potevano più far fronte agli impegni finanziari contratti in precedenza in virtù della forte riduzione delle loro entrate.
I giovani imprenditori agricoli, soci e fratelli, avevano un reddito annuo complessivo di circa 4.500,00 € e diversi immobili e terreni cointestati con i genitori ed una sorella.
I rispettivi immobili, intestati ai familiari ed essendo stati offerti a garanzia dei finanziamenti stipulati dai fratelli, risultavano comunque aggredibili dai creditori dell’azienda agricola.
Inoltre nel 2014 i due fratelli avevano venduto alcuni camion, fondamentali per lo svolgimento della loro attività lavorativa, per poter ricoprire dei debiti contratti con una banca.
I debiti dell'azienda agricola era rappresentati da un mutuo fondiario ed un contratto di leasing, oltre a debiti personali dei due imprenditori agricoli rappresentati da prestiti personali e da diverse cartelle esattoriali da Equitalia.
L'ammontare complessivo dei debiti, personali e dell’azienda agricola, era di circa 550.000,00 euro di cui 300.000,00 € risultavano essere privilegiati (mutuo fondiario ed equitalia); i restanti 250.000,00 € erano debiti che derivavano da finanziamenti personali e leasing.
I due fratelli, inoltre, per la copertura dei loro debiti, sostenevano rate mensili per circa 7.000,00 €.
Nonostante i giovani imprenditori avessero da sempre condotto una vita non dedita allo sperpero ed al consumo massivo le loro spese per il sostentamento personale ammontavano a circa 1.200,00 euro complessivi al mese.
Dopo aver analizzato scrupolosamente la loro situazione economica, finanziaria e patrimoniale il team di professionisti di RESET ha predisposto un piano di copertura dell'intera somma dei loro debiti residui, prevedendo un accordo con i creditori e chiedendo di essere ammessi alla procedura di cui alla Legge 3/12 sul Sovraindebitamento.
L’accordo con i creditori che abbiamo redatto ha previsto la cessione ai creditori di parte delle somme relative ai ricavi derivanti dalle proprie attività lavorative, avvalendosi inoltre, di una nuova garanzia rappresentata dal contratto di fornitura di paglia stipulato per la produzione di energia con un consorzio molto importante a livello nazionale, in grado di garantire all’azienda agricola entrate sicure e costanti fino al 2020.
Il piano di accordo redatto e proposto da RESET, facendo leva sulla nuova forte garanzia di entrate dell’azienda agricola, ha previsto che i richiedenti siano disposti a cedere 3.500,00 € dopo aver pagato in prededuzione le spese per il sostentamento della famiglia di 1.000,00 euro.
A fronte di debiti privilegiati contratti di 300.000,00 euro e debiti chirografari di 250.000,00 euro, l’accordo redatto dai nostri professionisti è stato strutturato prevedendo il pagamento di 3.500,00 euro mensili per 60 rate mensili, con una durata del piano di circa 4 anni, soddisfando:
Attraverso il nostro piano di accordo siamo riusciti, inoltre, ad abbattere circa il 40% del debito contratto dal'azienda agricola.