Avere la propria casa all’asta è una delle situazioni peggiori da affrontare per qualsiasi persona ma in particolare per il cittadino italiano che è cresciuto con il mito del mattone.
Proprio per questo motivo quando ci si trova a vivere una condizione di difficoltà economica l’incubo del pignoramento si materializza in tutta la sua drammaticità.
Si subisce il pignoramento della casa con la convinzione che questa decisione, presa il più delle volte dalla banca, così difficile da accettare sia quanto meno risolutiva per la propria condizione debitoria.
In questo articolo ho intenzione di rivolgermi proprio a te che stai affrontando o stai per affrontare lo spettro del pignoramento dell’immobile.
Capirai perché, nonostante la casa all’asta, è importante attivare prima possibile la procedura di sovraindebitamento.
La Legge 3-12, conosciuta anche come Legge Sul Sovraindebitamento o Legge Salva Suicidi, permette a determinate categorie di soggetti di beneficiare di 3 soluzioni per far fronte definitivamente alla loro condizione di squilibrio finanziario; quando cioè le entrate si sono ridotte e di conseguenza le spese risultano più alte ed i debiti non più sostenibili.
Per maggiori informazioni puoi fare riferimento a questo articolo presente sul nostro blog “Cosa È Il Sovraindebitamento” e a questo articolo per quanto riguarda i benefici “I Benefici Della Legge 3/2012 Sul Sovraindebitamento: Quali Sono E Come Ottenerli.”.
Per poter accedere alla Legge sul Sovraindebitamento è necessario disporre di determinati requisiti ed appartenere a determinate categorie di soggetti.
Riempi il modulo in fondo alla pagina e prenota una consulenza telefonica, puoi scoprire subito se sei in possesso dei requisiti per poter beneficiare della Legge 3-12.
Ora è bene entrare nel vivo della problematica affrontata da questo articolo: sfatare una delle peggiori, e più diffuse, credenze quando si hanno dei debiti ed un tuo bene viene messo all’asta.
Con alcuni esempi pratici cercherò di farti capire come mai è molto importante attivare la procedura di Sovraindebitamento prima possibile, sicuramente all’insorgere delle prime difficoltà economiche, soprattutto quando la tua casa viene messa all’asta da una banca o un ente di riscossione.
Ti chiedo scusa fin da subito se esprimerò alcuni concetti in un modo che potrebbe essere “ruvido” ma è funzionale alla comprensione e all’esposizione delle soluzioni che ti prospetterò.
Marco è un operaio, sposato con figli, che percepisce uno stipendio di 1.300€.
Come molti italiani ha acquistato, attraverso un mutuo, una casa dal valore di 200.000€.
Marco sostiene al mese una rata di 450€ oltre alle normali spese di sostentamento della famiglia, considerando che la moglie è casalinga.
La ditta presso cui Marco ha lavorato per tanti anni chiude e Marco si ritrova con un mutuo da pagare ed una famiglia da mandare avanti.
Come molte persone inizia a non pagare regolarmente il mutuo nonostante la banca, capendo e conoscendo la situazione, gli abbia concordato delle condizioni agevolate.
Dopo circa un anno i debiti di Marco sono di circa 150.000€ (la parte del mutuo non ancora pagata + altre bollette e pagamenti vari).
La banca mette all’asta la casa di Marco.
Come avviene nella maggior parte delle aste l’immobile in cui ha vissuto Marco, che nel frattempo si è dovuto spostare in una piccolissima casa in affitto, viene “svenduto” a 60.000€.
Marco adesso, oltre ad aver perso definitivamente la propria casa ha ancora 90.000 € di debiti da pagare alla banca, cioè 150.000 € ( il debito originario) - 60.000 € (la parte che la banca ha recuperato mettendo all'asta l'immobile).
La somma ricavata dalla vendita all'asta non è stata sufficiente a coprire l'intero debito, pertanto la parte residua e non coperta dalla vendita dell'immobile rimane ancora un debito che Marco dovrà pagare alla banca...Marco è ancora debitore della banca per il residuo non coperto dalla (s)vendita della casa!
In altre parole: la vendita all'asta non ha assolutamente risolto i problemi che Marco aveva con i propri debiti e con i propri debitori, nei confronti dei quali, Marco, risulta ancora debitore.
Chi paga ora il “nuovo debito” di 90.000€? Sempre Marco, che è stato anche costretto a subire il pignoramento della sua auto.
Ora Marco ha circa 88.000€ di debiti ma “per fortuna” è riuscito a trovare lavoro.
C’è un aspetto: il fatto che Marco ora abbia un nuovo stipendio è di per se una buona notizia ma lo è anche per i creditori e gli enti di riscossione che adesso hanno un’altra fonte da cui attingere per ripianare il debito di 88.000€.
A Marco viene pignorato il quinto dello stipendio fino alla totale estinzione del debito.
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Cosa sarebbe successo se Marco si fosse rivolto a dei professionisti per valutare l’attivazione della procedura di Sovraindebitamento di cui alla Legge 3/2012?
Marco avrebbe potuto beneficiare di almeno due soluzioni.
Marco, qualora avesse avuto entrate e disponibilità che gli avrebbero permesso di sostenere una rata mensile ed un piano di rientro (chiamato Piano Del Consumatore), avrebbe potuto:
Attraverso l’istanza di accesso alla procedura di sovraindebitamento presentata presso un tribunale, Marco avrebbe potuto proporre un piano di copertura dei propri debiti basato su una rata effettivamente sostenibile.
In questo modo Marco avrebbe sostenuto i suoi debiti solo sulla base delle sue reali possibilità.
Marco, in alternativa, avrebbe potuto accedere alla procedura di sovraindebitamento con una proposta liquidatoria.
Ma quali sarebbero stati i vantaggi della soluzione liquidatoria rispetto alla messa all'asta del patrimonio da parte della banca?
Abbiamo già visto come Marco, nonostante abbia perso la casa messa all’asta dalla banca, sia rimasto ancora debitore di una cifra considerevole.
Se avesse attivato la procedura di sovraindebitamento scegliendo la soluzione liquidatoria, Marco avrebbe risanato tutti i debiti contratti, anche quelli non coperti dalla vendita dell’immobile.
Il ricavato della vendita all’asta della casa, attraverso la procedura di Sovraindebitamento, avrebbe permesso a Marco di liberarsi definitivamente da tutti i suoi debiti contratti anche quelli non soddisfatti dal ricavato della vendita della propria casa.
I 60.000€ ricavati dalla banca attraverso la vendita all’asta dell’immobile avrebbero sanato tutta la restante parte consentendo a Marco di non essere più debitore dei restanti 88.000€.
Se ci pensi è come se Marco avesse guadagnato 88.000 €.
Spero di aver chiarito l’importante opportunità offerta dalla Legge 3/2012 sul Sovraindebitamento.
Se stai vivendo una condizione di squilibrio finanziario hai davanti a te due possibilità:
È importante ribadire un concetto sul quale non c'è molta consapevolezza: attualmente, in Italia, la Legge 3/2012 è l’unica soluzione in grado di offrire soltuzioni reali per uscire dalla morsa dei debiti.
Qualsiasi altra soluzione non sarà mai del tutto risolutiva per uscire dalla condizione di squilibrio finanziario.
Noi offriamo la nostra competenza e professionalità per fare tutto il possibile affinché tu possa accedere ai benefici di questa Legge.